Descrizione prodotto
Custer è una donna la cui esistenza è ripresa costantemente dalle telecamere. Si muove in una grottesca città succube del consumismo e dell’immagine. L’affiancano indimenticabili personaggi, vittime di una società malata in cui sono stati dimenticati anche i più elementari valori umani. Custer vorrebbe tornare indietro, recuperare la propria libertà, ma il network, padrone della sua vita, glielo permetterà?
Paradossale rovesciamento della celebre antiutopia orwelliana, non è più un onnipotente Partito che controlla ossessivamente la vita pubblica e privata di ogni cittadino, ma milioni di telespettatori-voyeur che spiano l’esistenza reale (o meglio spacciata per tale) di un gruppo di persone appositamente scritturate; dal totalitarismo ideologico di 1984 si passa a un ancor più subdolo totalitarismo massmediatico che diventa satira dell’avvento della società dello spettacolo, dell’inciviltà dell’immagine e dei consumi che trova la sua più bassa espressione nell’odierno imbarbarimento televisivo dei reality show.
Apparso originariamente in Spagna nel 1985 sulla rivista Zona 84 e pubblicato in volume l’anno seguente in Francia con il titolo Carnage+, Custer ha avuto in Italia una breve quanto trascurata vita editoriale: stampato inizialmente sulle pagine di Comic Art dal 1985 al 1987 e (solo in parte) su Be Pop Alula nel 1986 e poi riproposto da Lanciostory tra il 1987 e il 1988, è uscito in volume nel nostro paese per la prima (e ultima) volta nel 1991, all’interno della Collana Black Bird edita da Acme a fianco di altri piccoli classici del fumetto latino-americano.
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