Descrizione prodotto
C’è un filo invisibile che lega Roma a Kahrp, Santiago del Cile a Shenyang. È rosso, come il sangue, e lega persone diverse ma con un comune denominatore: l’essere vittime della violenza di Stato, più precisamente di Stati omicidi. Un sangue che simboleggia da un lato la libertà, il coraggio e la tenacia; dall’altro l’oppressione, il regime, la tirannia. Questo filo ha il suo bandolo un secolo fa, nel 1924, con l’omicidio di Giacomo Matteotti e arriva al 2024 con la morte di Alexey Navalny.
In questo volume Gino Vercelli racconta attraverso le sue illustrazioni dieci vittime di Stato: Giacomo Matteotti, Lev Trockij, Dietrich Bonhoeffer, Ian Masaryk, Salvador Allende, Steve Biko, Anna Politkovskaja, Liu Xiaobo, Mahsa Amini e Alexei Navalny.
Con un’intervista di Roberto Guarino a Gino Vercelli e i contributi di Marco Brunazzi e Lorenzo Cabulliese.